La delusione di Vladimir Luxuria

La delusione di Vladimir Luxuria

 

Ci sono storie che non vorremmo mai sentire;

ci sono storie che non penseremmo mai di dover raccontare, ancora oggi...

Non ci sembra possibile che determinati fatti possano accadere..ma a quanto pare l'ignoranza regna ancora sovrana e ci trafigge quando meno ce lo aspettiamo...ci lascia basiti...

 

È quello che ha provato Vladimir Luxuria, invitata ad un programma Rai...

Come lei stessa ci ha raccontato, sconsolata, mentre attendeva in sala-trucco ,non vista , ha dovuto ascoltare le parole orrende di una truccatrice a lei rivolte...

Ancora oggi ci si sente in diritto di ergersi a giudici e criticare comportamenti e modi di essere" diversi "...

E così la truccatrice si è permessa di apostrofare Luxuria con i soliti luoghi comuni, definendola " frocio" e non una donna e pertanto non in grado di rappresentare le donne, in quanto indegna...

Accidenti!

In due secondi di sicuro Vladimir avrà avuto l'impressione di essere sprofondata in pieno Medioevo...

Ma in che mondo viviamo?

Un'artista invitata ad un programma televisivo non può essere insultata in modo così del tutto gratuito.

Nessuno deve permettersi e tutte le scuse del mondo non leniranno il profondo dolore inflitto ad un'artista, una vera professionista dal cuore d'oro.

La truccatrice ha prima negato tutto, per poi chiedere scusa...

Non aveva ascoltato quelle parole intrise d'odio e omofobe solo Vladimir, ma anche la conduttrice del programma, che era affranta e costernata per l'accaduto.

La stessa Vladimir era indecisa se divulgare l'accaduto o no...poi ha pensato che fosse giusto parlarne...

Nessun dipendente Rai, nessun lavoratore in generale si deve sentire di giudicare un altro individuo e denigrarlo per la sua razza, religione o preferenze sessuali.

Siamo liberi di essere come vogliamo e nessuno si senta migliore o superiore ad altri!

Siamo unici ed irripetibili, perfetti così come siamo.

 

Noi siamo con Vladimir Luxuria, una donna forte e coraggiosa: un esempio di vita.

 

Cara Vladimir ti siamo vicini!